Una devozione millenaria e leggendaria caratterizza la piccola collina dove sorge la chiesa dedicata a San Valeriano, un luogo immerso nella pace dei boschi ai piedi del monte Rocca Due Denti.
La mirabile impresa di San Valeriano che, inseguito dai soldati romani, si gettò dalla Rocca e con un salto di ottocento metri riuscì ad atterrare qui lasciando le impronte delle ginocchia su di una pietra, è una storia tramandata nel tempo, molto nota e molto amata, che potrebbe risalire a molti secoli fa.
La costruzione della chiesa originaria infatti avvenne nella metà del Quattrocento per volontà della gente del posto sul luogo dove si trovava una pietra detta “di San Valeriano”.
Rispetto al passato, l’attuale Santuario si è ingrandito e impoverito, ovvero è un maestoso esempio di architettura barocca e neoclassica, con una pianta ellittica, coperta da una cupola caratterizzata da nervature e lunette, due cappelle semicircolari ed un presbiterio a pianta quadrata sormontato anch’esso da cupola, ma è completamente spoglio di pregiati decori.
Questo Santuario è diventato, dal 1987, un piccolo monastero. Qui si è infatti trasferita la Fraternità monastica di Montecroce per vivere e testimoniare la gioia di un’esistenza offerta a Dio nel silenzio, nella preghiera e nella povertà.