13. Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano

13_confraternitaLa chiesa della Confraternita dei Santi Rocco e Sebastiano è sita di fronte alla Parrocchia di Santa Maria della Motta, in posizione speculare e ben elevata sul borgo circostante.

La Confraternita nasce un ventennio dopo la grande peste del 1630; come altre nel pinerolese, all’origine non possedeva un grande edificio; bastava una chiesetta con un piccolo coro per officiare.

Nel 1680, in seguito al continuo sviluppo della Confraternita, si sentì la necessità di avere a disposizione un luogo di culto più ampio per accogliere il sempre crescente numero di confratelli e consorelle.

Si giunse così al primo decennio del settecento, nel 1721, quando su progetto dell’ingegner Carlo Antonio Castelli, si realizzò, con l’apporto di maestranze luganesi, un edificio di chiara ispirazione guariniana.

La pianta a cellule spaziali concatenate ricorda quella di San Lorenzo a Torino; di notevole pregio il pavimento di lose grigio-azzurre creanti un disegno ellittico che riflette le forme della sovrastante volta.

Ampliata nell’Ottocento con l’inserimento di due cappelle laterali, la Chiesa conserva un bellissimo coro ligneo del secolo XVIII, una statua di San Rocco del 1826, eseguita nella bottega del Migliara, ed un pregevole organo realizzato dai celebri organari Collino nel 1817 da poco riportato alla primitiva funzionalità.

I restauri, iniziati nel 1998, hanno restituito alla Chiesa l’originale raffinatezza, sia nei delicati colori della facciata esterna, sia nell’importante ripristino delle decorazioni originarie interne, ascrivibili alla prima metà del Settecento.

Di grande rilievo, anch’essi da poco restaurati, sono gli arredi lignei quali il pulpito, i confessionali, la struttura lignea dell’organo e la balconata di cantoria, il portone principale e tutte le altre porte esterne ed interne.

Arricchiscono il patrimonio artistico della chiesa due reliquiari lignei raffiguranti i Santi a cui è dedicata la Confraternita e due crocifissi, risalenti uno al seicento e l’altro al settecento oltre a diversi quadri, paramenti ed oggetti sacri.

 Torna all’elenco delle cappelle