In posizione elevata e distante dal centro della frazione Costa sorgono la chiesa e il campanile di San Gervasio. Il campanile risale al IX secolo ed è fra i più antichi monumenti del Pinerolese. È quanto rimane di una chiesa eretta dai primi cristiani in quel luogo appartato e sicuro. È quadrato, di forme romaniche semplicissime, aperto alla sommità da quattro monofore ad arco, in corrispondenza della cella campanaria. Lo sormonta una cuspide triangolare elegante e proporzionata.
Su di una parete il campanile conserva i resti di un affresco quattrocentesco, raffigurante l’assunzione della Vergine e attribuibile al maestro di Cercenasco. Sul muro che ospita l’affresco è presente l’impronta di una volta a crociera; ciò fa supporre che la bella Assunzione si trovasse all’interno della cappella originaria, demolita nell’700 e sostituita dalla nuova costruzione, la chiesa di San Gervasio che fronteggia il campanile.
L’esterno è semplicissimo: la porta, di modeste dimensioni è sormontata da un occhio quadrilobato; la facciata è chiusa da un timpano triangolare ornato da una lineare cornice. L‘interno è scandito da lesene che suddividono l’unica navata in tre campate. Fra la seconda e la terza, un arco ribassato segna il punto in cui probabilmente era posto l’antico altare. Al di sopra dell’altare è collocata una bella tela firmata dal Bellotti e datata 1760, che raffigura la Madonna col Bambino venerata da San Biagio e dai Santi Gervasio e Protasio, martiri protocristiani. Affiancano l’altare due statue lignee dei santi Gervasio e Protasio, abbigliati da soldati romani, probabilmente di epoca secentesca.